Anna Magistro
Artista, scultrice e pittrice.








Recensioni...


"Scultrice mediterranea..."
Messinese di nascita e irpina di adozione(vive ed opera ad Avellino), Anna Magistro è una scultrice mediterranea, cresciuta in un ambiente dove mare, terra,gente, tradizioni influenzano la visione della vita. E’ impossibile, infatti, sottrarsi al peso di una cultura che affonda le radici nella classicità ed ha una forza evocativa difficilmente riscontrabile altrove. “L’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza Immaginazione?”, in queste parole di Sciascia c’è la sintesi del potere evocativo che questa terra- centrale in tutta la storia del Mare Nostrum- ha avuto ed ha sulla cultura e sulle arti. …Si tratta di un bagaglio di segni impressionante, impunturato dalla stratificazione della cultura della Magna Grecia e dei Cartaginesi, dei Romani e dei barbari, dei bizantini e degli arabi, dei normanni e degli svevi, degli aragonesi e dei borbone fino ai piemontesi e all’Unità d’Italia. E’ proprio sull’asse temporale immaginario che unisce la Sicilia alla Campania, si colloca il gesto artistico di Anna Magistro. Possiamo dire che il suo itinerario esistenziale non è affatto casuale e segue in parallelo l’evoluzione delle sue sculture. La Grecia con l’apparente rigidità del suo periodo arcaico, l’equilibrio del periodo classico, il dinamismo ellenistico segnano, infatti, le sculture e i medaglioni di Anna Magistro.

Da “Buongiorno/irpinia” giovedì 30 agosto 2007 Antonella Russoniello



"Elevazioni..."
...L'opera non restituisce nulla, il suo scopo è quello di esistere per creare situazioni di stimolo e coinvolgimento emotivo, evocare sensazioni, limiti nuovi per gli spazi della fantasia e tracce diverse per la memoria. Anche le sculture di Anna Magistro si lasciano inserire in questo solco: sono volti, piccole testine in pietra leccese, bianche e morbide, si sente il lavoro dello scalpello che impone la sua forma, ma si avverte anche la voce della pietra, del tozzetto che gelosamente custodisce la sua vocazione e generosamentela svela solo alla mano che sa intuirla e portarla.
A.M. Cafazzo



"Ieri e domani..."
Anna Magistro, artista sanguigna, pittrice e scultrice, esprime nelle sue opere la fierezza della cultura italiana e meridionale in particolare. Le sue opere di scultura, in gesso, tufo e vetroresina sono un inno al passato come testimonianza e chiara lettura del presente. In queste opere, quindi, "ieri e domani" convivono insieme, avvertiti come forza irresistibile che ricompagina intorno a se non solo le cose ma anche gli eventi. Le immagini prodotte sanno di "antico", sono fonte di forti emozioni, documentano in un ottica originale, la grandezza dell'uomo e ci parlano di armonia e di bellezza, ma anche di fatica e di dolore, di materia e di spirito.

Gaetano Romano



"Dimensioni figurative diverse..."
Anna Magistro scandisce la composizione in due parti nelle quali vivono due dimensioni figurative diverse. Un volto enigmatico dai colori del tufo, con una spirale al posto dei capelli è ridotto a sagoma che si solleva dalla superficie attraverso un degradare di piani ed anima la parte superiore dell’opera su uno sfondo azzurro. Nella parte inferiore la spirale appare frammentata in una serie di riccioli che si sviluppano come un fregio. Il colore compare in maniera molto misurata con effetti di marmorizzazione che alludono a passaggi d’acqua, a visioni floreali, a una terra nella quale affondano sfilacci della figura che si pone nello spazio quasi con l’imponenza di un monumento. Anna Magistro, mentre è attenta al comporsi delle masse, sembra anche volgere l’interesse ad analizzare nel dettaglio il variegarsi delle cromie, quasi dettagli di un pensiero inafferrabile che assume forma e ritmo in un’opera dal forte valore simbolico.

“Rodi e i suoi colori 2005” Franco Spena



Il Presepe a Giffoni
Mostra internazionale d'arte presepiale. Dal 1 Dicembre 2006 - 7 Gennaio 2007 - Convento San Francesco - Giffoni Valle Piana (SA)


L'arte è donna. Mostra Collettiva
Dal 08/03/07 - 16/03/07 Monteforte Irpino (AV). Recensione su www.arte.go.it


Riapre la galleria d'arte contemporanea "Artesegno"
Galleria d'arte "Artesegno" diretta dall'artista Anna Magistro. Dal 26/05/07 - 31/05/07 Avellino. Recensione su www.irpinianews.it


100 artisti per il salento
Meeting artistico organizzato dall'associazione irpina Arteuropa e dalla Caroli Hotel. Dal 18/10/2007 - 21/10/2007 Santa Maria Di Leuca (Le). Recensione su www.viagginrete-it.it


L’Arte nel piatto. Ceramiche d’Autore
Atripalda (Avellino) - 2002. Santa Maria Di Leuca (Le). Recensione su www.guzzardi.it


Borghi, castelli e abbazie. Esperienze di Restauro in Irpinia
Il Centro Studi “Giordano Bruno”, l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”, il Comune di Castelfranci e l’Ordine degli Architetti, P. P. C. della Provincia di Avellino hanno organizzato il convegno BORGHI, CASTELLI E ABBAZIE, ESPERIENZE DI RESTAURO IN IRPINIA Venerdì 27 Aprile 2007, ore 18 - Sala del Consiglio Municipale, Castelfranci (Av). Recensione su www.edilportale.com


Cento ed oltre messaggi di pace.
Mostra internazionale "Cento ed oltre messaggi di pace". Dal 28 luglio 2007 - 10 agosto 2007. Palazzo arcivescovile - Nusco (AV). Recensione su http://italy2.peacelink.org


"Dal quotidiano OTTOpagine..."
Evocati, sognati e dipinti i “cinquanta profili” della pittrice e scultrice Anna Magistro, socia dell’associazione culturale atripaldese Arteuropa. L’artista in occasione del suo compleanno espone nella galleria d’arte “Artesegno”nel centro storico di Avellino dove resterà aperta fino al 18 ottobre. La personale racchiude cinquanta opere di piccolo formato realizzate con tecnica mista. Nei profili dell’artista si colgono legami di forme e di colori che si intrecciano a un disegno preciso. Nulla è lasciato al caso nelle opere della Magistro. Ogni dipinto è il frutto di una elaborazione interiore e di una ricerca assidua e costante che ne testimoniano la serietà e la profondità del suo impegno pittorico. L’artista ha affrontato ed interpretato in mille modi il tema del profilo. C’è quindi un passaggio dai colori caldi ed intensi alla simbologia, alla metamorfosi dei volti, ai segni dello zodiaco o alla presenza degli animali. Quelle della Magistro non sono cartoline qualsiasi ma bensì sono opere che mostrano una spiccata personalità e che rivelano l’anima grintosa e sensibile dell’artista. Profili che trasferiscono sulla tela espressioni capaci di catalizzare l’osservatore che vi entra in contatto. Per l’occasione abbiamo rivolto qualche domanda all’artista: ha scelto di festeggiare i suoi cinquant’anni in una maniera davvero originale, come le è venuta questa idea? “In effetti ho immaginato che tutti gli amici artisti e non mi spedissero delle cartoline augurali per il mio compleanno, questo sarebbe stato impossibile, così ho realizzato i piccoli dipinti ed ho chiesto agli invitati alla festa-mostra di dedicarmi un augurio sul retro delle cartoline”. Quanto tempo ha impiegato per ognuno di questi profili e cosa rappresentano? “ Nonostante siano di piccolo formato ho impiegato diverso tempo. Sono per di piu’ molto critica e curo minuziosamente i particolari. Sono figure astratte, simbolismi- conclude Magistro – ho spaziato con i colori e le espressioni sognanti che guardano nel vuoto, queste opere nascono, tuttavia, dall’osservare il mondo che mi circonda”.


“OTTOpagine” quotidiano - 15, ottobre, 2010 - Rosi Cefalo



"Dal quotidiano OTTOpagine..."
Come è nata l’idea della sua ultima personale? Circa un anno e mezzo fa, avvicinandomi al traguardo dei cinquant’anni, pensai di realizzare qualcosa di diverso per festeggiare. All’inizio volevo realizzare delle cartoline, ispirate ai lavori già precedentemente realizzate in pietra, da inviare ai miei amici e da ricevere nuovamente con un messaggio. Poi mi resi conto che l’impresa sarebbe stata complicata e optai per dei dipinti formato cartolina da esporre nella Galleria e, successivamente, farmeli dedicare. Come sono state le reazioni? Sono state entusiasmanti. Ho ricevuto dei messaggi bellissimi non solo dai visitatori e dagli amici ma anche dai critici. Sono stata molto coccolata. Lei è una delle poche donne artiste qui in irpinia. Questo la agevola oppure no? Il fatto di essere donna è un vantaggio, sia perché , come dicevo prima, vengo molto coccolata e sia perché esco fuori dalle logiche maschili di competizione. Esiste questa competizione qui da noi? Si , esiste. Anche se molto spesso viene camuffata. Ma forse è naturale che si crei un po’ di sana competizione e agonismo nel nostro settore. Lei non è originaria di Avellino, ma vive qui da quasi vent’anni. Come mai questa scelta? Insieme a mio marito vivevi a Portici, e cercavo un luogo che fosse più a misura d’uomo. Quando siamo venuti per la prima volta qui siamo rimasti incantati dalla città e dal centro storico e non abbiamo perso troppo tempo a trasferirci. Non si è mai pentita di questa scelta? Assolutamente no. Siamo stati fortunati a trovare casa e laboratorio nel centro storico di questa città che a mio avviso racchiude un fascino e una magia indescrivibili . Ma, a livello lavorativo, Avellino è riuscita e riesce a darle delle soddisfazioni che aveva a Napoli? Senza dubbio è più difficile interessare all’arte una piccola città rispetto ad una metropoli. Per questo motivo ho deciso, dopo il trasferimento, di dar vita a un centro culturale che fosse punto di riferimento per gli gli artisti ma anche per i cittadini avellinesi. Ci parli un po’ della sua Galleria. Dal 2000 porto avanti questa attività, cercando di lavorare con il piccolo formato visto lo spazio limitato. Abbiamo ospitato mostre internazionali importanti e abbiamo sempre registrato una buona partecipazione. E l’attenzione da parte delle istituzioni? Io credo che ci sia l’attenzione anche se un po’ troppo limitata al provinciale. Bisognerebbe dare spazio anche agli artisti che non sono solo di estrazione irpina per creare un movimento culturale di più ampio respiro. Veniamo alla sua attività. Completati gli studi accademici di pittura con Italo Scelza e Xante Battaglia, ho frequentato anche un corso di scultura. Da allora ho iniziato a sperimentare cercando un mio linguaggio. E sono nate le sculture ispirate ai segni zodiacali. Perché la scelta dell’astrologia? Perché credo che sia un tema accessibile a tutti e ho lavorato per dare una mia interpretazione dei simboli e dei segni zodiacali. Invece, nei quadri realizzati per la sua personale predominano i volti, o meglio i profili… Il volto è la parte focale su cui si concentra lo sguardo quando si conosce una persona, e la testa è la sede di tutte le emozioni e dell’interiorità dell’individuo. Raffigurare i profili vuol dire andare alla ricerca dell’identità dell’uomo e dei suoi caratteri. Lo scopo finale è quello di riuscire a catturare attenzione dello spettatore e trasmettere le stesse emozioni che ho provato io nel realizzare l’opera. Le persone riescono a cogliere questi aspetti? Mi hanno sempre detto che le opere sono “carismatiche” , attirano lo sguardo ed affascinano. Gli spettatori riescono quasi tutti a cogliere i significati latenti al di là della forma estetica. I colori, le forme,il simbolismo mitologico, richiamano alla memoria le sue origini siciliane... Quanto le sue produzioni, sono influenzate dalla sua provenienza isolana? Credo molto, ma in modo per me impercettibile. Ognuno di noi ha una memoria sociale e culturale che ci influenza, ma se devo dire che quando realizzo un’opera ricerco volutamente le mie origini, la risposta è no. Si tratta di un percorso automatico e involontario che riesco a cogliere solo alla fine di un lavoro.


“OTTOpagine” quotidiano - 12/11/2010 - Alessandra Valentino



"Dal quotidiano “Buongiorno Irpinia”..."
Anna Magistro e’ nata a Messina nel 1960,consegue il diploma di maestro d’arte in oreficeria.Si diploma anche in pittura,all’accademia di Belle Arti di Reggio Calabria,sotto la guida del maestro irpino Italo Scelza.Cresce, nel frattempo, nell’artista l’interesse per la scultura che giunge a maturazione con l’incontro con lo scultore Antonio Di Rosa, docente di tecniche di fonderia e suo futuro marito. Da Reggio Calabria, nel 1988, si trasferisce a Napoli e realizza sculture di scena per il laboratorio “Skenè 6”; questa collaborazione durerà fino al 1994 e la porterà ad approfondire la conoscenza delle resine. Nel 1995 si trasferisce ad Avellino, dove, nel suo laboratorio di via Francesco Saverio,49, crea medaglioni in cartapesta ed in vetroresina e continua a dipingere. Inizia poi un’intensa attività espositiva e partecipa a mostre collettive e personali in città e in alcuni comuni dell’Irpinia e del Cilento; espone anche in Puglia, Veneto, Sicilia,Lazio. Parallelamente avvia una ricerca plastica sperimentando l’uso di un materiale davvero particolare: la pietra pomice, amata per la sua fragile delicatezza e per l’origine vulcanica. Il materiale preferito diventerà, però, la pietra leccese(in dialetto salentino il leccisu), roccia calcarea da sempre usata per la sua bellezza e la sua plasmabilità. Il caldo colore ambrato del “leccisu” e la sua grana fine, protagonista delle immortali opere del Barocco leccese e la sua capacità di “sentire” l’ambiente circostante , conquistano la scultrice. La forma antropomorfa e’ il centro dell’immaginario della Magistro che si applica soprattutto a raccontare nei suoi lavori-che non poco devono alla cultura classica della magna grecia-il lato mitico ed essenziale del maschile e del femminile, mondi spesso lontanissimi in continua tensione dialettica. ”Ma non e’solo l’eta’ classica a contaminare le mie creazioni-afferma la scultrice- la Sicilia e’ stata ed e’ il crocevia culturale di tutto il bacino del mediterraneo”. La terra “ della luce e del lutto” ( G.Bufalino) si manifesta anche nei riferimenti moreschi, soprattutto, nell’insinuarsi della natura. L’energia che ne scaturisce diventa forma e le volute, i segni scavati nella pietra sono un pretesto per riscattare l’apparente staticita’ del volto e parte integrante di un dinamismo interiore che emerge attraverso la forma. Ogni blocco ogni frammento ha una sua unicita’ e la trasmette. Vedere Anna Magistro nel suo laboratorio e’ interessante. Il lavoro inizia sempre da questo rapportarsi al blocco di pietra, accarezzandolo con lo sguardo, cercando un colloquio. Arriva poi il momento dei primi colpi di scalpello, cauti, interlocutori per capire quale “forma” possa rivelare quella massa. Non c’e’ progetto prima, tutto viene fuori dal dialogo con la materia. E sono volti di uomini e donne, quelli che, prevalentemente, emergono dalla calda porosita’ della pietra leccese, profili dalle fattezze delicate circondati e racchiusi da volute, da volumi e da decori quasi da capitello. Dialettico il rapporto tra lo scultore e la materia, dialettica la tensione tra questi volti, conclusi ma protesi verso qualcosa di ulteriore, in quella ricerca di dialogo che ogni persona vive dal momento in cui viene alla luce fino alla fine. Dal gesto dell’artista che scalfisce la pietra per farla diventare segno che comunica, emerge il travaglio interiore che sintetizza tutte le influenze passate nella ricerca di un proprio linguaggio, di una comunicazione contemporanea. Il dialogo tra opposti puo’ essere anche declinato come appaiamento di materiali eterogenei; ecco allora sculture in pietra e argilla, resina e metallo dove la diversa plasticita’, le diverse superficie, la diversa tattilita’ raccontano di una continua ricerca di dialogo. E viene spontaneo pensare alla concezione orientale dell’energia cosmica( ki) come fusione di due energie complementari, lo yin e lo yang, il femminile ed il maschile, dalla cui compresenza, dal cui bilanciamento, dal cui dialogo nasce,invariabilmente, l’armonia.


Dal quotidiano “Buongiorno Irpinia” del 30,agosto,2007 - Antonella Russoniello



"Dal CORRIERE del’Irpinia..."
Sono 50 cartoline d’artista ad andare in scena, nel cuore del centro storico di Avellino, presso il laboratorio “Artesegno”,”Cinquanta profili” tutti rigorosamente firmati da Anna Magistro. Domenica scorsa 10 ottobre l’inaugurazione della mostra alla presenza di numerosi artisti di chiara fama come Enzo Angiuoni, Edoardo Iaccheo, Antonio Di Rosa, Gennaro Vallifuoco, Giovanni Spiniello, Paolo Iacomino. A portare i propri saluti anche l’assessore alla cultura Gennaro Romei che ha aperto ufficialmente la mostra. E’ stato il critico d’arte Leo Strozzieri a rendere omaggio alla Magistro <>.


Dal CORRIERE del’Irpinia, pubblicato su www.amalarte.it - 12, ottobre, 2010 - prof. Leo Strozzieri



"Da “IL PONTE”..."
Tra gli artisti piu’ interessanti che operano nella nostra provincia, segnaliamo la giovane Anna Magistro, che, in collaborazione con l’associazione culturale EUROPART94, ha inaugurato il suo laboratorio nel cuore del centro storico di Avellino, in Via San Francesco Saverio,13, con l’esposizione di opere di pittori toscani. Insieme all’artista polacca Magda Klusca, Anna Magistro ha Allestito una sua mostra lo scorso maggio, presso l’istituto d’arte “De Luca” di Avellino, riscuotendo molti consensi dal pubblico e dalla critica. Dal 6 ottobre al 4 novembre ha partecipato a Quarto D’Altino alla mostra “Fianco a fianco con la biennale di Venezia”, insieme ad altri stimati pittori quali Enzo Angiuoni, Carin Bengts, Antonio Di Rosa, Lino Brunelli, Edoardo Iaccheo, Ugo Sambruni, Robeto Senesi. L’arte di Anna Magistro e’caratterizzata dall’evoluzione dei tempi, dove la ricerca dello stile, l’idea del bello si fondono in armonia con gli stati d’animo, che proprio nelle opere figurative trovano compiuta espressione, per le difficolta’ e le contraddizioni tipiche del modus vivendi attuale. La passionalita’, l’intensita’ dei sentimenti,che stimolano la vita e l’arte in senso positivo, si stagliano nitide nelle sculture dell’artista, la cui perfezione dei tratti non toglie la magia del simbolismo proprio dei segni zodiacali.


Da “IL PONTE” settimanale irpino - 15, dicembre, 2001 - Stefania marotti